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Il volume ricostruisce la storia della Confraternita del Carmine di Giovinazzo utilizzando fonti bibliografiche e archivistiche nonché valorizzando l'analisi del suo atto istitutivo, il cui originale pergamenaceo, vergato nel 1598, è stato casualmente rinvenuto presso l'Archivio di Stato di Bari nel 2017. Particolare attenzione è riservata alle vicende connesse al trasferimento della Confraternita in diverse sedi, alle regole imposte al momento della formale istituzione canonica e a quelle dei secoli XVIII e XIX approvate dall'autorità civile. Particolari i riferimenti alla soppressione del corpo sociale nel 1615 e alla sua ricostituzione trenta anni dopo. Il saggio restituisce l'immagine di un sodalizio che ha lasciato un segno nella religiosità cittadina e nei confratelli che, pur guidati dalla devozione alla Vergine Santissima, sono stati spesso condizionati dalle umane debolezze.